Pellicola Fuji cinematografica, ribobinata; maltrattata da un pessimo sviluppatore che non ha saputo togliere decentemente il remjet di protezione, lasciando tracce che hanno impedito in alcuni punti lo sviluppo del negativo, graffiando per di più il film con un trattamento molto poco accurato.

La pellicola è scaduta ma tiene bene. Ha la classica tendenza al verde/azzurro che la caratterizza, accentuata dallo scatto senza filtro di conversione per luce diurna e dal rapido trattamento di post produzione. Lo scanner è sempre quello: vecchio e scarso. Insomma, forse cerco anche giustificazioni, ma vi assicuro che la stampa da negativo è migliore dei file qui sotto.
Devo curare di più l’inquadratura del soggetto quando scatto.

C’è un evidente errore di fuoco, scivolato verso il fondo mentre avrebbe dovuto essere su Sol, in primo piano. Però, e me lo dico da solo, c’è qualcosa che la rende una bella foto. Forse l’espressione di Sol, enigmatica, seria, chissà triste al tempo stesso. Riguardo le successive immagini, non impressionatevi. Ci sono due maniere di pulire il maiale dalle setole, una volta ammazzato: con l’acqua bollente o, come in questo caso, col fuoco. Superfluo dire che non è una immagine scattata in Italia.